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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), III, 28
 
originale
 
[28] Nec mora, cum vi patefactis aedibus globus latronum invadit omnia et singula domus membra cingit armata factio et auxiliis hinc inde convolantibus obsistit discursus hostilis. Cuncti gladiis et facibus instructi noctem illuminant, coruscat in modum ortivi solis ignis et mucro. Tunc horreum quoddam satis validis claustris obsaeptum obseratumque, quod mediis aedibus constitutum gazis Milonis fuerat refertus, securibus validis adgressi diffindunt. Quo passim recluso totas opes vehunt raptimque constrictis sarcinis singuli partiuntur. Tunc opulentiae nimiae nimio ad extremas incitas deducti nos duos asinos et equum meum productos e stabulo, quantum potest, gravioribus sarcinis onerant et domo iam vacua minantes baculis exigunt unoque de sociis ad spectaculum, qui de facinoris inquisitione nuntiaret, relicto nos crebra tundentes per avia montium ducunt concitos.
 
traduzione
 
Un attimo dopo la porta si spalanc? violentemente e un gruppo di briganti fece irruzione mentre una seconda schiera armata circondava la casa e, con continui spostamenti, teneva a bada la gente che accorreva da ogni parte. Tutti erano armati di spade e di torce e illuminavano le tenebre; il fuoco e il ferro brillavano come un sole sorgente. Al centro della casa c'era un ripostiglio chiuso e sigillato da catenacci solidissimi dove Milone ammucchiava i suoi tesori. Quelli a gran colpi di scure spaccarono tutto, entrarono, portarono fuori ogni cosa e in fretta la chiusero in sacchi che poi si divisero. Ma i portatori non erano in numero sufficiente per un bottino simile; cos?, messi in difficolt? per la troppa abbondanza, presero noi, due asini e un cavallo, ci tirarono fuori della stalla, ci seppellirono quanto poterono sotto i fardelli pi? pesanti e minacciandoci con i bastoni ci spinsero fuori della casa ormai svuotata di tutto. Uno della banda rimase sul posto per raccogliere notizie e riferire poi dell'inchiesta che si sarebbe aperta su quel fattaccio; quanto a noi, invece, a suon di legnate ci spinsero tra le montagne per viottoli impraticabili.
 

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